Edoardo Galimberti

Como , 22 luglio 1915
Sorengo, 29 marzo 1995
Presenze: 340
Reti: –
Quando si dice un affare d’oro! Nell’estate 1934 il commissario Luigi Bocca bussa alla porta del Como per ingaggiare l’attaccante Romano autore di 34 reti nel campionato precedente e si sente rispondere dalla società lariana: “Non lo vendiamo da solo… Se lo volete, dovete prendere con lui anche il portiere Guarisco e Galimberti”.
Detto e fatto, nell’operazione il Novara si assicura anche un difensore che scriverà pagine indelebili di storia azzurra.
Edoardo “Dino” Galimberti, terzino roccioso ed insuperabile (ma all’occorrenza anche stopper), un vero mastino da area di rigore, difenderà la maglia azzurra per 12 campionati divisi a metà dalla seconda guerra mondiale (con in mezzo una parentesi al Milan, anzi Milano) senza mai segnare un gol, “record” insolito che detiene, nel club delle 200 maglie azzurre, insieme a Paolo Morganti e Teresio Bercellino.
La storia narra che “veleno” Lorenzi si rifiutasse di giocare contro il Novara per paura di scontrarsi con “Galimba”. In un’altra occasione pare si fosse spostato sull’ala destra per “vendicare” l’amico Pombia, “vessato” dal terzino dell’Anconitana.
Ha giocato titolare nelle stagioni delle tre promozioni in A del ’35-36, ’37-38 e ’47-48. Tanto duro in campo, quanto buono e gentile con chi l’ha conosciuto fuori dal terreno di gioco.