il campo di via lombroso
A Novara, via Lombroso non esiste più: ha cambiato nome e oggi si chiama via Gnifetti.
L’importanza di via Lombroso per il calcio novarese sta nel fatto che lì ha mosso i primi passi il Novara Calcio: tra il 1912 ed il 1931, il campo di via Lombroso non è stato solo il primo “stadio” del Novara Calcio, ma anche il primo vero campo da gioco della città.
Il “Prato della Fiera”, primo luogo calcistico della Novara del tempo, veniva accantonato per far spazio al nuovo impianto cittadino dove giocare al football.
Nella pianta della città del 1922 dell’Istituto Geografico De Agostini è riportata l’ubicazione del Campo Sportivo alle spalle del Calzificio Barozzi.

La prima partita del Novara Calcio giocata in via Lombroso risale a domenica 3 novembre 1912 quando, nella prima giornata del campionato di Prima Categoria 1912/1913, l’avversario fu il Torino allenato da un 26enne Vittorio Pozzo. Si imposero i granata per 1-2 con doppietta ospite di Eugenio Mosso e rete azzurra di Mario Meneghetti, la prima ufficiale del Novara Calcio nella sua ultracentenaria storia. Il Novara allora era allenato da Angelo Grassi e presidente era Guido Beldì. La squadra azzurra quel 3 novembre 1912 scese in campo con questa formazione: Terzi-Baldi-Stoppa-Omodei-Bianchi-Cantoni-Quaglia-Restano-Tommaselli-Meneghetti-Bologna. Arbitrò l’incontro Ferraris, in forza alla Pro Vercelli: un calcio davvero d’altri tempi quando i “fischietti” erano colleghi di chi giocava in campo ma di altre squadre.
In quel campo, donato dall’allora presidente Beldì e che ebbe il battesimo ufficiale da parte di sua moglie Camilla, il Novara vi giocò quindici stagioni disputandovi 184 partite (178 di campionato e quattro di Coppa Italia). Tra l’11 ottobre 1927 ed il giugno 1931, il campo di via Lombroso è stato intitolato alla memoria di Roberto Forni, presidente del club per due anni e morto il 7 ottobre 1927 a Cameri in un incidente aereo.
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Visto che con il passare degli anni i novaresi si appassionarono al football e alla squadra cittadina, il campo di via Lombroso vide l’ampliamento della tribuna per ospitare più tifosi rispetto al passato: la capienza della tribuna era di circa 2000 spettatori.


Lo scultore novarese Ettore Tantardini, in ricordo dei giocatori caduti durante la Grande guerra, scolpì una targa con i nomi dei caduti (Ettore Arduin; Agostino Bianchi; Augusto Boffa; Angelo Bologna; Giacinto Giubertoni; Giuseppe Monetti; Ambrogio Santagostino; Angelo Vegis).
L’ultima partita giocala in via Lombroso è stata Novara-Serenissima Venezia 0-0, giocata il 14 giugno 1931. Sarebbe dovuta essere però Novara-Pistoiese del 28 giugno 1931, ma i toscani vinsero senza giocare perché il Novara diede forfait.
Dal 20 settembre 1931 il Novara Calcio lasciò il campo “Forni” per andare a giocare nel nuovissimo impianto di via Alcarotti, il “Littorio”, distante poche centinaia di metri da via Lombroso.