Renato Gavinelli

Novara , 1 gennaio 1943
Novara, 17 novembre 2024
Presenze: 249
Reti: 36
Renato, la “freccia di Caltignaga” com’era noto e amato dai tifosi azzurri. Un vero beniamino. Cresciuto nelle giovanili del Novara, a cavallo degli anni Sessanta e settanta è stato un emblema del calcio azzurro per 12 stagioni in serie B e quattro in C. Ha disputato anche un campionato nel Lecco, in serie B con 29 presenze e 4 gol.
La velocità sulla fascia destra, sua terra di conquista, per arrivare sul fondo e crossare al centro dove ci pesavano il buon “Ricu” Bramati o il tecnico Gabetto a trasformare in gol. Abile nel dribbling, funambolico, imprendibile per gli avversari, Gavinelli si esaltava al vecchio “Alcarotti”.
Generoso in attacco ma anche a ripiegare per sostenere il centrocampo. Erano gli anni d’oro di Carlo Parola capace di amalgamare il gruppo con una squadra composta in prevalenza di novaresi: l’inseparabile Luigino Giannini, “Nini” Udovicich, Carrera, Veschetti e Jacomuzzi.
Un formidabile gruppo di amici: i successi di quegli anni nascevano dentro lo spogliatoio prima che in campo. Renato ha concluso la sua carriera nel 1975 fra i dilettanti del Trecate: prima in campo e poi guidando i biancorossi dalla panchina. Poi l’impiego alla Banca Popolare come usava allora con i campioni azzurri.
Se n’è andato, portato via dalla malattia, quando per lui si stava organizzando una visita privata alla Casa del Novara, il museo del Novara calcio.